I nomi per gatti, un mondo dietro…

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Il bello della scelta… è scegliere!

Tante volte avrei voluto scrivere qualcosa su questo immenso argomento. Ma ho sempre avuto il timore di risultare banale o di ridurmi a elencare una serie di nomi, magari anche carini, ma che non danno il senso di quello che invece vorrei esprimere.

Bando a tutti i timori però, lo spunto mi viene proprio oggi, dalla lettura di un forum sui gatti. L’argomento “nomi per gatti” era inaspettatamente affrontato in modo inusuale, originale. Non il solito  elenco, diviso per categorie, o un mucchio di nomi senza un ordine preciso. No. Il punto non era “quale” nome fosse stato dato al proprio gatto. Il punto era “come” si era arrivati a scegliere un nome da cucire addosso al proprio pelosetto.

Quello che ne è venuto fuori è una raccolta di bellissimi, dolcissimi, a volte ridicoli e divertenti, altre volte toccanti, aneddoti e racconti. Storie piccole e significative, che le persone sono riuscite a rendere speciali grazie al senso di amore che le permea.

 Ecco cosa mi affascina di questo argomento.

La vastità, l’unicità, l’inventiva, l’estro, la profonda ispirazione, la grande fantasia e, perché no, il talento di tutti coloro che, una volta nella vita, si son trovati a cercare un nome per il proprio gatto.

Non è il “semplice” nome. E’ quello che sta dietro alla scelta, che diventa unico e prezioso.

La nostra musa principale, nella scelta del nome, sono le cose che ci circondano… Persone, luoghi, nomignoli, film, brani musicali, personaggi storici o famosi, eventi che ci hanno colpito, cose che ci sono rimaste nel cuore.

E qualche volta abbiamo preso anche delle belle cantonate sul sesso, per la impellente e incontenibile voglia di dare un nome a questo piccolo, tenero e appena sbocciato batuffolo di peli. E così Figaro è diventato Figaròa, Arthur, Artura, Bruno, Bruna (non ridacchiate..), e… quanti potreste aggiungerne voi!

 Ma pensate a quante storie belle ci sono dietro a tutto ciò!

Che grande ispirazione, pensare “fuori dagli schemi” per la ricerca di un nome per il proprio gatto!

Dopo tutto, sono tutte creature talmente sorprendenti nella loro unicità, che meritano sicuramente un nome davvero all’altezza del loro universo.

Che bello sarebbe vedere le vostre storie qui sotto. Avete anche voi una storia da condividere?

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Commenti

  • Marco scrive:

    Condivido il pensiero. E ti dico che io la mia gatta l’ho chiamata Banshee (uno spirito della tradizione Irlandese che si lamenta ad alta voce) perchè dal primo giorno che l’ho avuta non ha fatto altro che “frignare” …perchè voleva le coccole!

  • Cisky scrive:

    Il mio si chiama Como perchè lo trovai durante un viaggio proprio sul lago di Como (chiamarlo Lago non mi sembrava il caso). Devo dire che ora assomiglia di più a un comò…. 😉

  • Gianluca scrive:

    Il mio, anzi LA mia :), ha una storia del genere.
    L’abbiamo preso da un’amica. Volevamo un gatto nero e lo volevamo maschio. Della sua cucciolata i gatti neri erano 2: un maschio e una femmina.
    Dopo aver fatto il “test della coda”, con estrema sicurezza, abbiamo scelto il nostro gattino. Alla fine ce lo siamo portati a casa.
    Decidiamo di chiamarlo “Chopin” e pochi giorni dopo andiamo dal veterinario per le visite. Alla domanda sul sesso diciamo con sicurezza “è un maschio! si chiama Chopin”. Compilato il libretto veterinario, la dottoressa inizia la visita e a un certo punto ci fa “ma… a me me sembra una femminuccia”. Noi cadiamo dal celo come dei fessi XD
    Alla fine abbiamo aggiunto una “e” secondo le regole francesi del femminile. Ma la chiamiamo sempre “Ciòpi” quindi poco importa XD E poi Chopin è un cognome in fondo, va bene per maschi e femmine no? XD

  • Deborah scrive:

    Beh io ho trovato una randagia giovanissima nella neve molto incinta ….dopo due settimane ha partorito 5 gattini 3 maschietti e 2 femminucce …mia figlia di tre anni ha chiamato la mamma Milly:
    _femminucce -Amay (DOLCE)
    -Mey-Mey (ISOLA DI LUCE)Mi sembra
    _maschietti -Valentino nati il 14/02/2013
    -Hoshi(non ricordo)
    -Ciui(anello di congiunzione)
    Ma ovviamente tranne Ciui che abbiamo deciso di tenere insieme alla mamma Milly gli altri quando saranno adottati avranno altri nomi
    Bacioni De

  • lastufaeconomica scrive:

    La mia gattina si chiama MONTEDISON, sì come lo stabilimento, perchè proprio lì l’hanno buttata via dentro ad un sacchetto della spesa.
    L’hanno trovata e portata in un gattile dove eravamo andati per cercare un gattino, combinazione o destino vuole che noi stavamo uscendo e lei stava entrando. L’ho presa in braccio ed ora mi segue come un’ombra.

  • Pandora Luu scrive:

    Il mio gattobimbo si chiama Orlando, un nome da fiero paladino un po’ affettato, che gli calza come un guanto 🙂

    La gattabimba invece si chiama Connie, diminutivo di Cornelia che è la stazione della metro di Roma da cui siamo partite per andare a prenderla, piccolissima 🙂

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