MA I GATTI BLU SONO TUTTI UGUALI?

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Gattini_bluQuando un neofita si avvicina al mondo felino e sente parlare di gatti “blu” o “di colore blu”, subito immagina il mondo dei puffi e si aspetta, o teme, di vedere gatti di quel colore intenso. Chiariamo subito questo piccolo dubbio: il mantello dei gatti “blu” è in realtà grigio, poiché il colore blu non è altro che un riflesso visibile in certe condizioni di luce e, soprattutto, è un modo per classificarli.

Se poi consideriamo le varie razze, i Blu di Russia, i Certosini, i Korat e i British blu, a un primo colpo d’occhio non si notano differenze eclatanti, tanto da far pensare (sempre al nostro ipotetico neofita): “Ma che differenza c’è? Sembrano tutti uguali!”. Occorre però osservarli attentamente e con occhio critico e, quasi per magia, ecco apparire ben chiare le diversità sostanziali che contraddistinguono una razza dalle altre.

Non soffermiamoci sulla storia: ogni razza ne ha una completamente differente dalle altre. Scaviamo più a fondo nella genetica e scopriremo che sono effettivamente molto diversi tra loro.

CORPO E TAGLIA DEI GATTI BLU

blu di russia

Blu di Russia

Il blu di Russia ha una struttura molto elegante e longilinea, è molto snello e muscoloso ma nello stesso tempo delicato, possiede zampe alte e una coda lunga e affusolata.

Il certosino, invece, è un gatto molto robusto e tarchiato con una coda di media lunghezza in proporzione al corpo e zampe robuste e di media altezza.

Il korat, poi, è ben proporzionato, ha il petto largo e le zampe robuste, mentre il British possiede un corpo molto compatto e robusto, con le zampe corte e un’ossatura grossa.

I British e i certosini sono più grandi rispetto ai korat e ai blu di Russia ma prima di confrontarli bisogna ricordare che le femmine sono più piccole rispetto ai maschi, una differenza che si nota di più nel certosino.

TESTA & C.

korat

Korat

I gatti appartenenti alle razze “blu” hanno in comune il mento forte e, se guardati di profilo, allineato verticalmente con la punta del naso. Per definire le forme useremo dei termini geometrici.

I blu di Russia hanno la testa abbastanza triangolare: se li guardiamo di profilo possiamo vedere solo linee dritte; naso e sopratesta sono dritti e dal muso escono solo i baffi.

Il certosino ha la testa a forma di trapezio: la parte superiore del cranio è stretta, ma è larga in basso per merito degli zigomi molto sviluppati; dal muso escono solo i baffi.

Il British ha la testa rotonda e massiccia: il profilo è arrotondato e la linea del naso corta con soffice avvallamento tra il naso e la fronte.

Con il korat infine, la geometria non serve: la testa è a forma di cuore ed è formata dalla linea delle sopracciglia che, passando intorno agli occhi, raggiunge un mento strettissimo, formando così il cuore.

Per quanto riguarda gli occhi, va sottolineato che il British li ha grandi, rotondi e ben aperti, di colore arancio scuro o rame, mentre i certosini li hanno dorati, quasi color rame, mai verdi; non sono troppo rotondi e sono piazzati obliqui al naso. Sono invece a mandorla gli occhi del blu di Russia, con un vivido colore verde, mentre quelli dei korat, infine, sono di un intenso verde, arrotondati, ben aperti e dominanti rispetto alla forma della testa.

Infine le orecchie: in tutte sono piazzate alte sulla testa in linea verticale, fa eccezione il British che le ha piccole e molto distanziate.

MILLE SFUMATURE DI BLU

british blu

British blu

A questo punto riconoscere gli uni dagli altri è molto facile, ma se abbiamo ancora qualche dubbio, lo possiamo fugare semplicemente toccando il mantello: al tatto è molto facile distinguere la tessitura del pelo, e in questo ogni razza è differente dalle altre pur essendo tutte a pelo corto.

Per quanto concerne il colore sono tutti blu ma per ogni razza questo è leggermente diverso o, per parafrasare un detto italiano, hanno “mille sfumature di blu”. Il mantello del korat va da corto a medio, con tessitura sottile e lucida che sembra seta e aderisce al corpo. il colore è unico: ogni pelo è chiaro alla base, diventa più scuro per finire con la punta di una tonalità argento silver.

Da ogni bulbo pilifero del blu di Russia scaturiscono due peli, perciò al tatto risulta fitto, setoso e soffice. Se mosso in contropelo è molto elastico, si alza e riabbassa subito per aderire al corpo.

Il mantello del British blu è fitto con folto sottopelo, vaporoso, tessitura sottile e al tocco è moderatamente duro. Ogni suo pelo deve essere di colore uniforme dalla radice alla punta.

Quello del certosino è lucido e fitto, con sottopelo lanoso che rimane sollevato dal corpo: tutti i toni di blu sono permessi ma il più apprezzato è quello chiaro. I toni scuri sono accettati a condizione che ogni pelo sia di colore uniforme.

EQUIVOCI EVITABILI E NON

certosino

Certosino

Quando i gatti rispecchiano gli standard non è difficile distinguere gli uni dagli altri; ma se un micio è a meta strada tra due varietà (cosa che succede quando la selezione non è stata ancora completata), si possono trovare per esempio dei korat che sembrano dei brutti blu di Russia o dei British che assomigliano ai certosini. In questi casi è facile (per il nostro neofita ma anche per gli esperti) commettere errori. In passato e fino ai primi del ‘900, certosini, British e i blu di Russia, erano considerati la stessa razza e vennero fatti accoppiamenti miscelandoli tra loro, cosa che da diversi anni è proibito fare e ora non è tanto difficile riconoscere le tre razze tra loro.

Nella varietà British non esiste solamente il British blu, ma tutti i colori sono riconosciuti, mentre per il korat, il certosino e il blu di Russia non vi sono altre varianti di colore.

da Vimax Magazine – Laura Burani

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Commenti

  • Accessorigatti scrive:

    Bellissimo articolo

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