Razze: lo Snowshoe

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Il micio dai piedi bianchi come la neve

di Laura Burani

Snowshoe

Lo snowshoe

 L’origine dello Snowshoe è recente. Parliamo dei primi anni ’60, quando Dorothy Hinds, di Philadelphia in Pensylvania, trovò, in una cucciolata di siamesi, 3 gattini che avevano i piedi bianchi. Questo particolare la colpì al punto che decise di fissarlo e creare una nuova razza. Cominciò così la selezione, partendo da questi esemplari, incrociandoli con gatti americani bicolori per arrivare a ottenere un micio di tipo siamese ma con i calzini bianchi e la classica tendina bianca sul musetto. Nel suo processo di sviluppo Dorothy Hinds utilizzò gatti con un buon temperamento, tanto da ottenere, oltre alla varietà del colore, anche la dolcezza che caratterizza la personalità dell’attuale Snowshoe.

Ovviamente i primi passi sono stati difficili e molte documentazioni sono andate perdute, tanto che si pensava che gli sforzi iniziali fossero stati vani, ma nel 1989 si scoprì che più di 30 allevatori stavano continuando la selezione di quel magnifico gatto point con i calzini bianchi come la neve.

Nel 1994 l’Associazione TICA ha riconosciuto la razza e ha dato inizio a un Campionato. In seguito anche altre organizzazioni mondiali hanno riconosciuto la razza che ora è presente in più Paesi Europei, specialmente in Inghilterra e in Croazia. E c’è anche qualche appassionato allevatore Italiano.

Bello come un corridore: è lo snowshoe

Alla nascita gli Snowshoe sono completamente bianchi; la colorazione point comincia a svilupparsi solo dopo alcune settimane: la coda, le zampe, la testa e le orecchie si scuriscono man mano che il gattino cresce. Il colore del corpo è chiaro come il guscio dell’uovo, poi si intensifica nelle estremità a eccezione dei piedi, che rimangono bianchi. Il colore degli occhi resta blu intenso come in tutti i gatti point.

E’ un gatto di medie dimensioni che combina il peso dei suoi antenati a pelo corto con la lunghezza degli orientali. E’ ben bilanciato, mai troppo piccolo o troppo grande, ha un corpo sodo, muscoloso, possente e agile. La sua conformazione fisica richiama molto più la struttura di corridore che quella di un sollevatore di pesi.

Lo Snowshoe è un tipo affettuoso

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Snowshoe: affetto e dolcezza

Come succede spesso, non ci sono due gatti che godano della medesima personalità: qualcuno è più timido, qualcuno è più prepotente, qualcuno è solitario, qualcuno si distingue per il miagolio melodico della voce… Tutti, comunque, sono attenti e intelligenti, sono curiosi e attivi e adorano la vita in famiglia dimostrando tutta la loro affettuosità.

La maggior parte ha un legame speciale con un membro della famiglia in cui vive, un prescelto che segue ovunque: lo precede, lo anticipa ed è davvero bello essere il suo centro dell’attenzione.

Com’è fatto lo Snowshoe

Taglia media. Corpo lungo e sodo con ossatura e muscolatura media, ben bilanciato e agile. Zampe di lunghezza proporzionate al corpo, quelle posteriori sono leggermente più alte di quelle anteriori, che formano una linea ascendente verso il posteriore. Collo in proporzione con il corpo. Piede di forma ovale. Coda media alla base, leggermente affusolata verso la fine, di lunghezza da media a lunga.

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Le caratteristiche dello Snowshoe

Testa a forma di cuneo smussato con contorni leggermente arrotondati e proporzionata al corpo. Il sopratesta è leggermente arrotondato e la fronte piatta. Zigomi posizionati alti con contorni arrotondati. Naso dritto di media lunghezza in proporzione con il resto della testa. Visto di profilo presenta una tenue curva verso la fronte che crea due distinte linee. Muso di buona lunghezza, non estremamente largo o appuntito o quadrato ma con contorni gentili. Mento fermo. Orecchie larghe alla base con punte leggermente arrotondate ben proporzionate, piazzate dritte e con pelo sparso. Occhi a forma di noce più lunghi che alti, obliqui verso la base dell’orecchio. La distanza tra gli occhi è uguale alla larghezza di un occhio. Non sono sporgenti. L’angolo esterno dell’occhio è allo stesso livello della base dell’orecchio.

Mantello da corto a mediamente corto, praticamente senza sottopelo. La tessitura è liscia, brillante e aderente al corpo. Colori: quelli del point (orecchie, muso, zampe e coda) sono ben definiti e in armonia con la tinta del corpo. Il mento deve essere bianco o una combinazione di point e di bianco. Il colore della gorgera nell’area del petto o il collare intorno al collo sono normalmente bianchi. La pelle del naso può essere rosa o del colore del point, color carne o screziato.

Il bianco dei piedi anteriori si estende dalle dita sino a mezza zampa, quello dei piedi posteriori dalle dita sin a mezza coscia. Tutte le percentuali di bianco sono accettate, ma tutti i quattro piedi devono essere rigorosamente bianchi. Colore del mantello del corpo più pallido rispetto a quello dei point, qualsiasi ammontare di bianco è permesso. E’ preferita una “V” invertita bianca sul muso.

da VIMAX MAGAZINE – Laura Burani

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