I francobolli dedicati ai gatti – parte II
Segue da “I francobolli dedicati ai gatti – parte I“
La fine degli anni novanta fu senza dubbio la stagione migliore per i francobolli rappresentativi dei gatti, perché quella che maggiormente vide questi animali oggetto di attenzione da parte dell’intera Europa e non solo.
Degno di nota è sicuramente un francobollo (completo di miniature sheet) stampato in Angola nel 1998, nel quale è ritratto un gatto razza Turco Van che nuota in un lago. Una cosa mai vista prima! La maggior parte dei gatti evitano l’acqua quando è possibile, ma quelli della zona del lago di Van nella Turchia occidentale, sembrano non disdegnare un tuffo quando arriva la stagione calda.
Nel 1999 fu la volta di Antigua e Barbuda, uno Stato nell’America centrale, che propose una serie di sei francobolli raffiguranti dei gattini intenti a giocare.
Sempre in quell’anno la Cambogia emise un francobollo nel quale erano ritratti un gatto razza Egyptian Mau e la statua egiziana di un gatto, forse un faccia a faccia?
Mentre la Francia, per il Philexfrance del 1999 (una mostra filatelica nazionale) emise una elaborata presentazione che conteneva un foglio di tre francobolli, raffigurante opere d’arte del museo Louvre: anche qui capeggiava un gatto egizano.
I paesi africani arrivarono in ritardo per quanto riguarda la pubblicazione di francobolli raffiguranti i gatti, ma nel 1999 la “mania” esplose anche da loro: iniziarono il Burkina Faso con un gattino di razza Tabby muschiato “rapito” da una farfalla…
…e la Liberia con un minifoglio da sei.
Fu poi la volta del Togo con una coppia di francobolli dalla forma insolita e accattivante: francobolli triangolari raffiguranti un British Shorthair e un Colorpoint orientale.
In seguito la Tanzania emise un grazioso blocco di quattro dal titolo “I gatti d’Oriente”.
La Repubblica Centrale Africana stampò una serie di francobolli raffiguranti dei gatti di alto valore e prestigio, facenti parte di una più ampia serie di francobolli raffiguranti animali.
Recentemente anche l’Armenia emise due francobolli raffiguranti animali, una dei quali era un gatto.
In Europa i Paesi Bassi associarono l’immagine di un gatto con una coppia di bambini, tutto disegnato come un cartone animato.
Questa idea fu presto copiata da Singapore, che emise dei francobolli autoadesivi raffiguranti un gatto, un cane e un essere umano e la scritta “Be kind to animals”… come non essere d’accordo?
La Nuova Zelanda, con dei francobolli sui libri consigliati ai bambini, ne stampò uno per “La gatta golosa”, con un’immagine alquanto appropriata!
Sempre in quell’anno St. Vincent e Grenadine, uno Stato insulare delle piccole Antille, in onore del 50° anniversario dell’Unicef, emisero un set di francobolli, uno dei quali raffigurava una bambina intenta ad accarezzare un gattino.
Forse non validi per l’affrancatura ma di certo molto divertenti furono i francobolli emessi dal Madagascar, dal Mali e dalla Nuova Guinea, tutti raffiguranti una gatto dei cartoni animati amato e odiato allo stesso tempo: Garfield.
Anche il Giappone si lasciò ammaliare da questi felini emettendo spesso dei francobolli che li raffiguravano. Nell 1999 ne emise uno, facente parte di una serie di ispirazione comica intitolata “Shomon-rai-fuku”, nel quale era rappresentato Mister Kobee – il criticone – che, con disappunto, riprendeva il suo gatto per la lunghezza della sua coda.
Alla Malesia va comunque il posto d’onore grazie ad una meravigliosa serie dedicata a tre razze feline e ad una coppia di miniature sheets davvero meravigliosa, che va vista nella sua interezza per apprezzarne a pieno il fascino.
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