Le vibrisse o baffi del gatto

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vibrisse-gatto-a-cosa-servonoConosciuti anche come “peli tattili” o vibrisse, i baffi NON sono semplici peli benché più lunghi, spessi (da 2 a 3 volte più spessi del pelo normale), e flessibili degli altri.

Si tratta infatti di veri e propri organi tattili, composti da una base (radice) e da uno stelo di forma cilindrica con una terminazione appuntita. Sono costituiti da terminazioni nervose e le radici, molto profonde, affondano in una zona ricca di nervi e vasi sanguigni che ne determinano un importante sanguinamento in caso di strappo.

Localizzati principalmente sulla testa dell’animale (rima naso-labiale, rima orbitale), eccezion fatta per quelle posti nella regione carpale (polso), i baffi, esattamente come i peli e le unghie, cadono e vengono ciclicamente sostituiti da nuovi.

Sono fondamentali per lo spostamento dell’animale nell’ambiente (soprattutto al buio): rappresentano infatti l’organo deputato alla percezione della dislocazione degli oggetti e del loro stato (solidità, temperatura..); sono così sensibili che possono rilevare il minimo cambiamento di direzione in una brezza: questo gli consente di non urtare nulla all’interno di una stanza buia. Le correnti d’aria nella stanza infatti cambiano a seconda della dislocazione dei mobili e degli oggetti: come il gatto cammina per la stanza e si avvicina al divano, saprà in quale direzione deve andare basandosi sul cambiamento di corrente d’aria intorno ad esso. Inoltre il gatto ricava informazioni sull’eventuale presenza di altri esseri viventi nelle vicinanze tramite la percezione di spostamenti d’aria da essi provocati.

Oltre ad avere proprietà sensoriali, i baffi di un gatto sono anche un buon indicatore del suo stato d’animo: un gatto arrabbiato avrà i baffi all’indietro, in direzione delle orecchie. Un gatto rilassato, felice o curioso invece avrà i baffi rilassati e protesi in avanti.

Infine, non meno sorprendente, vi siete mai chiesti come mai i baffi dei gatti sono così lunghi? Ebbene, il gatto utilizza i suoi baffi come una sorta di righello naturale: in questo modo è in grado di discriminare tra aperture in cui sarà in grado di passare e aperture invece giudicate troppo piccole, in cui non potrà infilarsi. Se ci fate caso infatti, prima di vederlo passare attraverso un’apertura, vedrete il gatto che saggerà le dimensioni del passaggio con la testa, infilandola e tornando indietro almeno una volta. Ed ecco perchè i baffi hanno una lunghezza pari alla larghezza del loro corpo.

Alla luce di quanto detto, vi viene ancora la tentazione di tagliare i baffi al vostro gatto??

AG

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