I francobolli dedicati ai gatti – parte I
L’avreste mai detto? Oltre un centinaio di paesi in tutto il mondo ha emesso francobolli dedicati ai gatti.
Addentriamoci in questo fantastico mondo per scoprire, con una breve ricostruzione storica, quanto questo animale sia stato, da sempre, ritenuto degno di stima e di menzione addirittura conquistando, a pieno diritto secondo me, un posto d’onore sulle lettere e cartoline di tutto il mondo!
Il primo francobollo con un gatto risale al 1930, quando la Spagna ne emise uno commemorativo in onore di Charles Lindbergh e della prima trasvolata in solitario attraverso l’Oceano Atlantico.
Il francobollo, del valore di 1 peseta, rappresentava l’aviatore in partenza con l’aereo “Spirit of St. Louis” e il suo gatto nero Patsy che, seduto in un angolo, malinconicamente lo guardava andare via.
Esordisce dunque nella maniera più elegante possibile il nostro amico felino: rappresentato come un essere fedele e dai sentimenti genuini, che soffre nel vedere partire il suo amato padrone!
Dopo questa apparizione i gatti scomparvero dal mondo filatelico sino al 1952, quando i Paesi Bassi emisero un francobollo raffigurante un bambino intento a giocare con un gattino.
Nel 1956 nell’annuale della Croce Rossa emesso dalla Francia, era presente un gatto che faceva capolino da sotto il letto.
L’anno successivo a Cuba venne emesso un francobollo raffigurante un bambino che teneva in braccio dei cuccioli tra i quali un gattino.
Nel 1959 la Germania dell’Est emise un francobollo in cui nascosto in un angolo compariva un gatto…
… mentre in Belgio circolava una interessante serie raffigurante i carri allegorici e il carnevale: uno di questi, del valore di 3 franchi, mostrava un giullare intento a fare giochi di destrezza con dei gatti.
Sempre nello stesso anno in Ungheria venne emessa una serie di francobolli celebrativi di alcune fiabe, nei quali erano raffigurati anche dei gatti: “La bella addormentata nel bosco” con un gattino addormentato sul suo letto; la strega accompagnata dal suo gatto nero ne “I bambini nel bosco” (primo tentativo disneyano di riprodurre la favola di Hansel e Gretel); il gatto de “La grande rapa” (favola popolare russa); infine il protagonista della fiaba “Il gatto con gli stivali”.
Negli anni ’60 sembra quasi che vari paesi facciano a gara per riservare un posto d’onore ai nostri amici felini: il Belgio con l’immagine di un gatto di porcellana; …
…il Lussemburgo con l’immagine di un gatto tigrato; …
…il territorio portoghese di Timor che, per commemorare l’arte nativa, emise in quegli anni un francobollo raffigurante una capanna su una palafitta con un gatto (almeno così sembra) seduto sulla piattaforma.
Sempre in questi anni apparvero altri francobolli “fiabeschi” con i gatti: “Hansel e Gretel” dalla Germania, “La grande Rapa” dalla Bulgaria, e un’altra versione della “Bella Addormentata”.
Nel 1962 è la volta dei Paesi Bassi con la figura di una scultura felina risalente al periodo romano…
…e poi nel 1964 con un gruppo di gatti.
Ma l’evento più significativo è da imputarsi alla Polonia che, nel 1964, emise un intero set di dieci francobolli dedicato ai gatti, ritratti nelle loro pose più familiari.
Da qui in poi il numero di francobolli raffiguranti i gatti non ha fatto altro che moltiplicarsi…
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AG
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