Arriva l’inverno: influenza felina e altri problemi

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Anche i gatti prendono l’influenza e il raffreddore

gatto-ammalato-42940602Arriva il freddo e con lui i mali di stagione! Discorso valido non solo per le persone ma anche per i nostri amici a quattro zampe. I gatti, proprio come gli esseri umani, possono prendere il raffreddore o l’influenza. Sebbene la maggior parte degli agenti che provocano l’influenza non sopravvivano a lungo nell’ambiente (da poche ore ad alcune settimane), possono durare molto più tempo nel tratto respiratorio del gatto, in forma latente o potente. Molti gatti di fatto saranno “portatori sani” del virus per tutta la durata della loro vita. Benché non sia possibile passare un raffreddore umano ad un gatto e viceversa, è possibile che un gatto malato (o portatore del virus) infetti un altro gatto. I sintomi più comuni dell’influenza, proprio come per gli esseri umani, sono:

  • Starnuti
  • Naso che cola
  • Tosse
  • Respiro sibilante
  • Scarico dal naso o dalla bocca
  • Ulcere orali
  • Congiuntivite

Se sospettate che il vostro gatto abbia contratto l’influenza – fosse anche solo un “banale raffreddore” – portatelo dal veterinario: durante lo stato influenzale un gatto può contrarre infezioni secondarie che potrebbero rivelarsi ben più gravi e portare a malattie croniche. Mentre le forme lievi di infezioni alle vie respiratorie possono essere trattate con successo a casa, i sintomi più significativi richiedono l’immediato intervento veterinario. In casi gravi queste infezioni possono portare a polmoniti, anemie e disidratazioni. Molti gatti con il raffreddore tendono a perdere l’appetito per un paio di giorni, in questo modo si espongono al rischio di lipidosi epatica, che può essere una malattia molto più grave.

L’ ipotermia nel gatto

L’Ipotermia, situazione in cui la temperatura corporea dell’animale scende significativamente al di sotto del suo valore normale, può verificarsi quando l’animale è esposto per troppo tempo a basse temperature soprattutto se ha già problemi di salute e/o circolazione. I primi sintomi sono brividi e segni di depressione, letargia e debolezza; come la condizione progredisce, i muscoli del gatto si irrigidiscono, i battiti del suo cuore e la respirazione rallentano e smetterà di rispondere agli stimoli.

Se si notano questi sintomi, la prima cosa da fare è cercare di riscaldare il gatto e portarlo il prima possibile dal veterinario.

Il congelamento nel gatto

Un altro problema collegato al freddo è il congelamento. Se questo accade, ricordate prima di tutto che i tessuti congelati non devono mai essere strofinati! Il rischio è quello di provocare ulteriori danni ai tessuti. E’ necessario il rapido intervento del veterinario ma, nell’attesa, è bene cercare di riscaldare la zona interessata rapidamente mediante immersione in acqua calda (mai bollente) o avvolgendo l’animale in asciugamani caldi e umidi da cambiare frequentemente. Non appena i tessuti colpiti diventano arrossati, interrompere il riscaldamento e asciugare delicatamente i tessuti colpiti, bendandoli delicatamente.

Probabilmente la migliore ricetta per sconfiggere i problemi di salute legati alle basse temperature è tenere il gatto dentro casa.

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